Giacobbe Giusti, BERNARDINO LUINI: Affreschi da villa La Pelucca, Pinacoteca di Brera
Giacobbe Giusti, BERNARDINO LUINI: Affreschi da villa La Pelucca, Pinacoteca di Brera
Autore | Bernardino Luini |
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Data | 1520-1523 |
Tecnica | ciclo di affreschi |
Ubicazione | Pinacoteca di Brera, Milano |
Il ciclo di affreschi da villa La Peluccaè un’opera di Bernardino Luini, databile al 1520–1523 e conservata, nella porzione più consistente, nella Pinacoteca di Brera a Milano. Altri frammenti si trovano alla Wallace Collection di Londra, al Louvre, al Museo Condé di Chantilly e in altre collezioni private.
Storia
Gerolamo Rabia, nobile milanese, fu il committente per Luini di un ciclo di affreschi, tra l’altro, destinato a decorare la sua villa suburbana chiamata La Pelucca, nei pressi di Monza (oggi comune di Sesto San Giovanni e trasformata in casa di riposo). Nel periodo napoleonico risiedette nella villa il viceré Eugenio di Beauharnais, passando poi al demanio del Regno Lombardo-Veneto alla restaurazione nel 1816, poco prima che fosse venuta a privati. Gli affreschi vennero staccati tra il 1821 e il 1822 con una campagna diretta da Stefano Barezzi, che si trasportò, secondo l’uso dell’epoca su tavole di legno: tale tecnica è all’origine delle numerose fessure che ancora oggi sono visibili. Andarono perdute vaste porzioni delle scene, soprattutto relative alle architetture dipinte che le incorniciavano, alterando irrimediabilmente la leggibilità del ciclo e, in alcuni casi, la lettura stessa delle scene.
Non tutti i frammenti restarono però a Milano: alcuni presero la via del mercato antiquario, ricomparendo in diversi musei e collezioni. In tempi recenti Pinin Brambilla Bacilon e Maria Teresa Binaghi Olivari ne hanno condotto un restauro, che ha mantenuto gli storici supporti lignei. In seguito si è provveduto ad allestirli in galleria, con un criterio che per la prima volta li mostrava quasi al completo, dopo lunghi anni di permanenza nei depositi.